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03
Dic

Momenti per correre e altri per

Credo che ci siano molti momenti per correre e altri per rallentare in questa vita.

Momenti in cui scalare vette e altri in cui godersi le discese.

Momenti in cui gioire e altri in cui soffrire: lasciar uscire la propria tristezza.

Se non siamo in grado di accettare i rallentamenti, le salite, le nostre emozioni negative, dando loro il tempo di prendere vita e sfogare.

Se non siamo in grado di essere, in alcuni momenti, semplicemente il fiume in cui scorrono le nostre emozioni, allora non saremo mai veramente in grado di gestire quelle stesse emozioni.

Forse le controlliamo. Le congeliamo. Ma non le gestiamo.

La sofferenza, la tristezza, ci mettono in contatto con parti del nostro Io nascoste dietro le maschere del quotidiano.

Se non siamo in grado di viverci a pieno e conoscerci “oltre la maschera”, allora saremo liberi, leggeri e sciolti come un guerriero asseragliato dietro la propria armatura difensiva.

La decisione sta a noi: farfalle o guerrieri!!

Personalmente ho imparato piu’ dalle lacrime versate e dai lunghi raffreddori (le lacrime non versate!), dai momenti senza fiato e dalla voragine buia della tristezza che dai momenti di gioia, gloria e ballo.

Sono e saro’ sempre una sostenitrice dello sfogo della tristezza e del dolore… Perche’ solo portandole fuori da se’, si puo’ veramente guardarle in faccia, conoscerle, conoscersi e superarle!!!

Bisogna saper aspettare il momento giusto in cui re-agire.
Bisogno prima aver il coraggio di lasciarle sfogare, senza scorciatoie o facili soluzioni… E respirare…

Ma aspettare e respirare, nella societa’ della rincorsa al tempo, sono cosi anacronistiche…